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Data: 28/01/2014

Dormono sonni tranquilli al MAE tenendosi a fianco l’Agenzia e anche nelle stanze della politica, non c’è il rischio di dover incontrare facce nuove nei corridoi delle palazzine ex Civis. Contenti anche i concittadini fiorentini di Pistelli dello IAO, tutti a bordo!
Continuando a leggere le considerazioni dell’allegato tecnico ci si appesantisce paragrafo dopo paragrafo (perfino la preoccupazione dei buoni pasti per i dipendenti) e alla fine quasi si perdono le speranze che si possa trattare di una struttura diversa e più efficiente di qualunque altro apparato della pubblica amministrazione italiana.

Bene, se siete sopravvissuti alla lettura dell’allegato, dobbiamo augurarci che il vascello non resti arenato nelle sabbie del porto di partenza o che al limite possa scaricare in mare durante la navigazione una parte delle zavorre che si porterà a bordo.

Buona navigazione!

Capo IV
Articoli 16-20

Le norme del Capo IV contengono la nuova architettura istituzionale della cooperazione allo sviluppo che si articola nell’Agenzia italiana per la cooperazione allo sviluppo (AICS), istituita dall’articolo 16, e nella Direzione Generale per la Cooperazione allo Sviluppo del Ministero degli affari esteri, i cui compiti sono evidenziati dall’articolo 19. L’articolo 20 disciplina il Comitato Congiunto per la cooperazione allo sviluppo, quale organo di raccordo funzionale e operativo fra Agenzia e DGCS.

L’articolo 16 prevede l’istituzione di un’Agenzia, che comporta costi per la nuova sede nonché per il suo funzionamento. Per quanto riguarda la Sede centrale dell’Agenzia, l’ipotesi considerata più economica e con evidenti vantaggi di natura funzionale è quella che prevede la continuazione dell’utilizzo dei locali ove attualmente è situata l’Unità Tecnica Centrale della DGCS in via Contarini (immobile demaniale in comodato a titolo gratuito). Tali locali, peraltro, di superficie totale pari a 2.700 mq non sono sufficienti per le 202 unità di personale dell’Agenzia in servizio presso la sede centrale (corrispondenti all’organico complessivo di 200 dipendenti di ruolo, previsto dall’articolo 18, comma 1, cui devono essere sottratte le 28 unità ex IAO che restano nella sede secondaria di Firenze e le 20 in servizio all’estero, ed aggiunti i 50 esperti di cooperazione di cui all’articolo 30, comma 4 del disegno di legge). La soluzione più idonea e di minor costo è quella di usufruire anche di parte delle palazzine cosiddette ex Civis cedute al Ministero degli Affari Esteri anni fa, situate nella stessa area utilizzata dall’Unità Tecnica Centrale della Direzione Generale per la Cooperazione allo Sviluppo e rimaste sinora inutilizzate. In tale ipotesi l’Agenzia potrebbe disporre di una superficie complessiva fino a 3.760 mq, necessaria ad assicurare i compiti di istituto con tutti i relativi servizi.
Naturalmente per poter utilizzare le palazzine ex Civis sono da prevedere interventi di ristrutturazione i cui costi ammontano sulla base delle attuali quotazioni di mercato ricavate dal prezzario dell’edilizia DEI pubblicato dalla Camera di Commercio di Roma riferite ad analoghe tipologie di ristrutturazione, a 2.000 euro al mq per un totale di euro 2.120.000 per una superficie da ristrutturare pari a 1.060 mq. Tali costi interverrebbero una tantum e consentirebbero, fra l’altro, la valorizzazione di un bene immobile demaniale al momento non utilizzato.
Una soluzione alternativa, come quella di prendere in locazione immobili privati, oltre tutto prevedibilmente distanti dalla parte di Agenzia che sarebbe ospitata nei locali che attualmente ospitano l’Unità Tecnica Centrale della Direzione Generale per la Cooperazione allo Sviluppo, comporterebbe oneri di gestione continuativi sicuramente superiori, oltre a non escludere costi di ristrutturazione iniziali.
Per la sede di Firenze, non si prevedono costi aggiuntivi rispetto a quelli già sostenuti dal bilancio dell’Istituto Agronomico per l’Oltremare di Firenze che il presente DDL sopprime (articolo 30, comma 6).

Per quanto riguarda gli oneri di funzionamento relative all’acquisto di beni e servizi e le spese di investimento, l’Allegato 2 dà conto degli stanziamenti assegnati per il triennio 2014-16 alla DGCS e allo IAO. Nel medesimo allegato figura una ripartizione indicativa dei suddetti stanziamenti tra la nuova Direzione Generale di cui all’articolo 19 e l’Agenzia di cui all’articolo 16 del disegno di legge, dalla quale emerge l’invarianza di costi per quanto riguarda le suddette spese.
A conferma dell’invarianza finanziaria sotto il profilo delle spese per acquisti di beni e servizi e di investimento, si evidenzia preliminarmente che, come sopra indicato, le persone che lavoreranno nella sede di Roma della futura Agenzia saranno nel complesso 202 unità.


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