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Contest Garanzia Giovani

Data: 27/01/2014

Informare i giovani sulle misure a sostegno dell’occupazione e spingerli ad attivarsi per cogliere le opportunità previste dal Piano Italiano per la Garanzia Giovani, che sarà avviata a gennaio 2014 per favorire il loro ingresso nel mercato del lavoro.


Con questo obiettivo, Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali e Italia Lavoro danno il via a una gara web per ideare spot e linea grafica per la campagna di comunicazione integrata che accompagnerà l'attuazione del Piano italiano.

La disoccupazione giovanile ha raggiunto livelli preoccupanti in questi ultimi anni. Per questo motivo l’Unione Europea ha emanato la Youth Employment Initiative(YEI) un pacchetto di misure volte a favorire, da una parte, una maggiore qualità della formazione e, dall’altra, l’ingresso dei giovani nel mondo del lavoro. L’UE fornisce, infatti, sia le risorse finanziarie (anche attraverso il Fondo Sociale Europeo - FSE) sia gli orientamenti strategici.

In particolare, queste misure puntano a:
• sviluppare le competenze dei giovani;
• garantire che i tirocini offrano un’esperienza lavorativa di elevata qualità in condizioni di sicurezza, offrendo una formazione adeguata in termini di contenuti didattici e protezione sociale;
• migliorare la qualità e l’offerta dei programmi di apprendistato;
• offrire ai giovani maggiori possibilità di lavorare e formarsi all’estero, favorendo la mobilità nei paesi attraverso la rete Eures.

Il concetto di base che alimenta queste misure è “investire nei giovani”. Lo sforzo richiesto ai Paesi Membri è quello di mettere in pratica e combinare tra loro le iniziative, far convergere sforzi e risorse, per dare vita a una vera e propria rete di azioni sinergiche e complementari, entro la logica unitaria definita dalla strategia europea. Con i fondi della YEI, pari a 6 miliardi di euro per il periodo 2014-2015, l'UE sostiene, in particolare, la Garanzia Giovani (Youth Guarantee) per far sì che ogni Paese si impegni a garantire ai giovani un'offerta «qualitativamente valida di lavoro, di proseguimento degli studi, apprendistato o tirocinio» entro 4 mesi dall'uscita dal sistema di istruzione o dall'inizio della disoccupazione.

In questo scenario L’Italia, così come tutti i Paesi Membri, è chiamata a rispondere fornendo misure di sostegno all'istruzione, alla formazione e all’occupazione giovanile, in cui tutti i soggetti pubblici e privati possano fare la loro parte attraverso le misure e gli incentivi che vengono messi a disposizione.

In proposito, il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali ha introdotto disposizioni innovative per facilitare l’ingresso dei giovani nel mercato del lavoro tramite il Decreto Lavoro 76/2013 convertito dalla L.99/2013. Tra le misure considerate dal decreto si fa riferimento anche all’attuazione della Garanzia Giovani, coerentemente con la Raccomandazione Europea del 22 Aprile 2013 per assicurare ai giovani una formazione adeguata alle loro attitudini e sostenerli ed indirizzarli opportunamente verso il mondo del lavoro. Già nel 2012 in Italia sono stati rilevati circa 2 milioni e 250mila NEET (not in education, employment or training), giovani di età compresa tra i 15 e i 29 anni che non studiano né lavorano. È NEET un giovane su tre nel Mezzogiorno, 1 su 6 al Nord e 1 su 5 al Centro.

Ed è in particolare ai NEET che guarda la riforma contenuta nel Piano italiano, che vedrà svolgere un ruolo preminente dalle Regioni.

A partire dal 2014 si punta ad offrire ai giovani un percorso di formazione o completamento degli studi, o un tirocinio retribuito, o il sostegno all'autoimprenditorialità, o un'esperienza di servizio civile oppure un'opportunità di lavoro o un contratto di apprendistato, anche da svolgersi all'estero con la rete Eures. I giovani saranno coinvolti, tra l'altro, in attività di sensibilizzazione, informazione e orientamento fin dalle scuole, verranno rafforzate le azioni nei confronti di coloro che hanno abbandonato, o rischiano di abbandonare, la scuola, verrà garantito un colloquio personalizzato sulle prospettive di studio e di lavoro, non solo dipendente. Con i fondi europei della Youth Employment Initiative e del Fondo Sociale Europeo saranno poi attivati percorsi di alternanza studio/lavoro, di avviamento al lavoro, di apprendistato, di tirocinio e di auto-imprenditorialità, in un quadro di forte collaborazione tra autorità nazionali, regionali e territoriali. Un sistema di banche dati integrate, di piattaforme per l'incontro domanda/offerta e di comunicazione consentirà anche un continuo monitoraggio degli interventi e una loro valutazione.


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