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BANDO - Nutrire il Pianeta, come identificare il progetto vincente

Data: 06/03/2014

Il bando congiunto Nutrire il Pianeta 2014 è stato lanciato da Comune di Milano – Fondazione Cariplo – Regione Lombardia per il finanziamento di progetti di sviluppo in vista di Expo 2015. Una dotazione finanziaria che ammonta a 5,2 milioni di euro e potrà finanziare una ventina di progetti. Di seguito alcune indicazioni e suggerimenti emersi dall’incontro che possono essere utili alla compilazione delle proposte e all’identificazione del progetto vincente. Scadenza concept note: 15 aprile 2014.

Si parte dal partenariato

Il presupposto fondamentale è che ogni organizzazione dovrà puntare su un’unica progettazione. Si potrà presentare una sola proposta in qualità di capofila o partner.
Nonostante questo i promotori riservano particolare importanza all’innovazione nei modelli di partnership (pubblico-private, istituzionali o con altre modalità), premiando i progetti capaci di sperimentare scambi sud-sud e di cooperazione triangolare nord-sud-sud, e in grado di forgiare partnership coerenti con la diversità dei bisogni e dei contesti di intervento, in un’ottica di maggiore appropriazione da parte dei paesi beneficiari. Da qui il suggerimento a ipotizzare anche progetti regionali o multi paese. Verranno sostenuti i progetti fondati su un forte partenariato tra le organizzazioni italiane e soggetti dei paesi di intervento rappresentativi della comunità locale. Le controparti locali dovranno avere un ruolo determinante nel processo di sviluppo locale che si intende promuovere con il progetto e nelle strategie di sostenibilità delle azioni avviate. La controparte potrà essere costituita da organizzazioni, associazioni riconosciute e non, altre realtà non profit, realtà afferibili all’imprenditoria sociale ed Enti locali.

Business sì, ma social
Il bando incoraggia le iniziative imprenditoriali che sappiano coniugare obiettivi economici – tali da garantire la sostenibilità delle imprese nel tempo – con obiettivi di protezione sociale, nonché di rafforzamento delle competenze e delle potenzialità delle risorse umane coinvolte. Le iniziative potranno prendere la forma dell’impresa tradizionale, della organizzazione mutualistica, dell’organizzazione senza fine di lucro o del business sociale. Anche sul fronte italiano sarà premiato il coinvolgimento delle imprese (in particolare quelle lombarde) nei progetti di sviluppo, in particolare nei casi in cui le imprese siano già presenti nel paese di intervento individuato e/o possano apportare conoscenze e know how e in termini di trasferimento di tecnologia nell’area di intervento scelta. Sarà valutato positivamente anche il coinvolgimento delle comunità straniere in Lombardia, valorizzando il dinamismo dell’imprenditoria immigrata.

ECM innovativa

Fino ad un massimo di 20% del budget i progetti dovranno prevedere azioni di educazione alla cittadinanza mondiale da realizzarsi in Lombardia. Si precisa che non dovranno consistere in semplici interventi di promozione o di comunicazione, ma dovranno concretizzarsi in percorsi innovativi di comprensione e di capitalizzazione delle problematiche legate allo sviluppo, partendo dai temi oggetto dell’intervento. Verranno valutate positivamente le azioni di ECM realizzate anche nel paese di intervento in sinergia con le attività condotte in Italia. In questo ambito sarà valutata positivamente l’inclusione di istituti scolastici sia in Lombardia che nel paese partner nei soggetti della rete di progetto. Benvenute anche attività di scambio e gemellaggio tra istituti scolastici.

Occhio alle premialità
Questi alcuni elementi premianti nel design dei progetti:
Coinvolgimento di Amministrazioni e Istituzioni pubbliche, municipalità, università, centri di ricerca, associazioni, enti religiosi, anche attraverso una compartecipazione economica al progetto o la valorizzazione delle competenze formative, strutturali, metodologiche, culturali, capacity building, ecc.;
• Espressa previsione di azioni di valorizzazione del progetto proposto durante i sei mesi di Expo 2015, favorendo scambi di buone pratiche anche come occasione di riprogrammazione e progettazione e con attenzione a tematiche rilevanti, come per esempio lo spreco alimentare;
Grado di coinvolgimento degli enti locali, ivi incluse le possibili attività di capacity-building e di scambio attraverso il programma del Comune di Milano Funzionari Senza Frontiere;
Grado di coinvolgimento dell’imprenditoria lombarda: imprese, cooperative, artigiani, industrie, che partecipano con proprie risorse (economiche, produttive, tecniche, manageriali, ecc.) alla realizzazione del progetto;
Azioni di ECM originali, innovative anche rispetto ai partner che sapranno coinvolgere, ivi inclusi i territori del sud del mondo, che non siano semplici azioni di comunicazione;


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