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Data: 11/02/2014

Notizie


• 17 Stati membri hanno presentato i Piani di Implementazione della Garanzia Giovani


17 Stati membri hanno già presentato alla Commissione Europea i loro piani finali per implementare la Garanzia Giovani. La Garanzia Giovani è una riforma a livello europeo mirata ad aiutare tutti i giovani al di sotto dei 25 anni senza lavoro a trovare un’occupazione, proseguire gli studi o svolgere un periodo di apprendistato o tirocinio nell’arco dei quattro mesi successivi alla perdita di lavoro o l’abbandono degli studi. 11 Stati membri stanno ancora preparando le loro strategie per presentare il progetto di Garanzia Giovani nazionale. La Commissione è attualmente impegnata nella valutazione dei Piani di Implementazione della Garanzia Giovani che sono stati presentati e fornirà una risposta agli Stati membri nelle prossime settimane. I piani presentati o in fase di presentazione devono individuare per ciascun paese le misure da intraprendere per la realizzazione della Garanzia Giovani. I Piani devono fornire informazioni dettagliate su come verranno organizzati i partenariati tra autorità pubbliche responsabili, servizi per l’impiego, istituti di istruzione e formazione, partner sociali, organizzazioni giovanili, ed altri stakeholder, e devono inoltre sottolineare quali riforme e misure a favore dell’occupazione giovanile gli Stati membri intendono vedere cofinanziati dal Fondo Sociale Europeo e l’Iniziativa per l’Occupazione Giovanile. Per ulteriori informazioni potete consultare il seguente link.


• Trovare risposte alla Disoccupazione Giovanile

A soli tre mesi dall’inizio dell’Evento Europeo dei Giovani 2014, che si svolgerà dal 9 all’11 Maggio, 5.000 giovani europei tra i 16 e i 30 anni, si recheranno al Parlamento Europeo a Strasburgo, per discutere sulla loro visone dell’Europa. Sarà inoltre un’opportunità per discutere sui valori europei e il futuro dell’UE, nonché la sostenibilità, la rivoluzione digitale e la disoccupazione giovanile. Per ulteriori informazioni potete consultare il seguente link.


• La Commissione interviene per difendere il diritto di voto dei cittadini dell'Unione europea all'estero

La Commissione europea ha pubblicato gli orientamenti destinati agli Stati membri dell'UE in cui vigono norme che causano una limitazione del diritto di voto alle elezioni nazionali per i cittadini che hanno esercitato semplicemente il proprio diritto alla libera circolazione nell'Unione. Attualmente cinque Stati membri (Danimarca, Irlanda, Cipro, Malta e Regno Unito) applicano regimi che hanno tali conseguenze. Sebbene nell'ambito degli attuali trattati dell'UE spetti agli Stati membri stabilire chi può beneficiare del diritto di voto alle elezioni nazionali, analoghe pratiche di limitazione del diritto di voto possono ripercuotersi negativamente sul diritto di libera circolazione dell'Unione. Tali pratiche che limitano il diritto di voto sono inoltre in contrasto con il principio fondamentale della cittadinanza dell'UE, che intende fornire ai cittadini più diritti, non limitarli. Gli orientamenti pubblicati dalla Commissione intendono affrontare il problema in modo adeguato, invitando gli Stati membri a: consentire ai propri cittadini che si avvalgono del diritto alla libera circolazione nell'UE, di mantenere il diritto di voto alle elezioni nazionali, se continuano a dimostrare interesse per la vita politica del proprio paese, ad esempio chiedendo di rimanere iscritti alle liste elettorali; assicurarsi che i cittadini residenti in un altro Stato membro che chiedono di mantenere il diritto di voto possano farlo in modalità elettronica; informare i cittadini in tempo utile e in modo adeguato circa le condizioni e le modalità pratiche per mantenere il diritto di voto alle elezioni nazionali. Per ulteriori informazioni potete consultare il seguente link.


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