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Data: 03/10/2014

ECO DALL’EUROPA

• Nuova composizione della Commissione europea: una squadra esperta orientata al cambiamento


Il 10 settembre Juncker ha reso nota la composizione della sua squadra ed il nuovo aspetto della prossima Commissione europea. Uno degli impegni maggiori della nuova Ce, che si stanzierà ufficialmente il 1 novembre, è quello di convincere i propri cittadini che la difficile situazione attuale è destinata a cambiare in positivo. L'organizzazione della nuova Ce deve essere in grado di assicurare le risposte giuste che tutti gli europei si attendono e che sono di seguito riassumibili in: reinserire le persone in posti di lavoro dignitosi, stimolare maggiori investimenti, assicurare nuovamente prestiti bancari all'economia reale, creare un mercato digitale connesso, attuare una politica estera credibile e assicurare l'indipendenza dell'Europa in materia di sicurezza energetica. La nuova struttura della Commissione intende riflettere questi orientamenti politici, sulla base dei quali Jean-Claude Juncker è stato eletto dal Parlamento europeo. Il nuovo collegio avrà sette vicepresidenti, sei più l'Alto rappresentante dell'Unione per gli affari esteri e la politica di sicurezza, ognuno a capo di un project team. I vicepresidenti guideranno e coordineranno il lavoro di vari commissari secondo configurazioni che possono cambiare in funzione delle esigenze e dei nuovi progetti che sorgeranno nel tempo. I project team rispecchiano gli orientamenti politici, ad esempio "Occupazione, crescita, investimenti e competitività", "Mercato unico digitale" o "Unione dell'energia". In tal modo sarà assicurata l'interazione dinamica di tutti i membri del collegio, eliminando i compartimenti stagni e abbandonando le strutture statiche. I vicepresidenti fungeranno da veri sostituti del Presidente. Il presidente eletto Jean-Claude Juncker ha dichiarato: "Nella nuova Commissione non vi sono commissari di prima o seconda classe ma team leader e membri delle squadre, che lavoreranno insieme con spirito di collegialità e reciproca dipendenza. Voglio superare la mentalità a "compartimenti stagni" e introdurre un nuovo modo collaborativo di lavorare in settori in cui l'Europa può veramente cambiare le cose." L'ungherese Tibor Navracsics sarà il nuovo Commissario Ue responsabile per l’educazione, la cultura, le politiche giovanili e la cittadinanza.


• Erasmus Impact Study: maggiori opportunità per chi apre la porta all’Europa

Studiare e formarsi all’estero non consente solo di acquisire nuove competenze in specifiche discipline, ma consente lo sviluppo e consolida le competenze trasversali, cosiddette soft skills, fondamentali per avere successo nel mondo del lavoro. Questo è uno dei risultati emersi dallo Studio sull’Impatto della mobilità internazionale sia sulle capacità individuali che sul mercato del lavoro presentato lo scorso Lunedì 22 settembre dalla Commissione.
Lo studio evidenzia che il 92% dei datori di lavoro ricerca nei candidati i tratti della personalità che sono potenziati dal programma, quali la tolleranza, la fiducia in se stessi, le abilità di problem solving, la curiosità, la consapevolezza dei propri punti di forza e di debolezza, e la risolutezza. I test effettuati prima e dopo il periodo all'estero rivelano che gli studenti Erasmus mostrano valori più alti in questi tratti della personalità anche prima che lo scambio abbia inizio; al loro ritorno la differenza per questi valori aumenta in media del 42% rispetto agli altri studenti.
Tra i laureati l’incidenza della disoccupazione di lunga durata è dimezzata per gli Erasmus rispetto a chi non ha studiato né si è formato all’estero (circa il 23% in meno della media). Gli effetti della mobilità internazionale si riflettono anche sugli sviluppi della carriera: il 64% dei datori di lavoro intervistati, ha dichiarato infatti che ai laureati con un background internazionale sono date maggiori responsabilità professionali.
Per ulteriori approfondimenti potete consultare il seguente link.


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