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Data: 24/02/2015

Il Libro verde individua i seguenti principi fondamentali a cui si rifarà l'Unione dei mercati dei capitali:
• massimizzare i vantaggi dei mercati dei capitali a vantaggio dell'economia, della crescita e dell'occupazione;
• creare un mercato unico dei capitali per tutti e 28 gli Stati membri, eliminando gli ostacoli agli investimenti transfrontalieri all'interno dell'UE e promuovendo relazioni più strette con i mercati dei capitali mondiali;
• fondarsi su solide basi di stabilità finanziaria, con un corpus unico di norme sui servizi finanziari applicato in modo efficace e coerente;
• garantire un efficace livello di protezione degli investitori e;
• contribuire ad attirare investimenti provenienti da tutto il mondo e a rafforzare la competitività dell'UE.

La comunicazione della Commissione del novembre 2014 intitolata "Un piano di investimenti per l'Europa", ha già individuato alcune misure che potranno essere concretizzate a breve, tra cui figurano l'attuazione del regolamento sui Fondi di investimento europei a lungo termine (ELTIF), la cartolarizzazione di qualità, le informazioni standardizzate in materia di credito alle PMI, i regimi di collocamento privato (private placement) e il riesame della direttiva relativa al prospetto. Si tratta di settori per cui è ampiamente riconosciuta l'urgenza di compiere dei progressi che si potranno tradurre rapidamente in benefici.


Riesame della direttiva relativa al prospetto

I prospetti sono documenti giuridici utilizzati dalle imprese per attrarre investimenti. Se da un lato i dati contenuti in questi documenti aiutano gli investitori a prendere decisioni di investimento con cognizione di causa, dall'altro lato spesso sono racchiusi in centinaia di pagine di informazioni dettagliate, con costi e oneri amministrativi non indifferenti per le imprese. Inoltre, per gli investitori non è sempre facile orientarsi nel dedalo delle informazioni fornite.

La Commissione sta avviando una consultazione sulla direttiva relativa al prospetto al fine di semplificare la raccolta di capitali per le imprese (comprese le PMI) in tutta l'UE, garantendo nel contempo un'effettiva tutela degli investitori. Sarà riservata particolare attenzione all'esigenza di ridurre l'eccessivo onere amministrativo che grava sulle imprese. La consultazione consentirà, tra l'altro, di valutare modi per semplificare le informazioni fornite nei prospetti, determinare quando un prospetto è necessario o meno e rendere più lineare il processo di approvazione.


Cartolarizzazione

L'espressione "cartolarizzazione" definisce il processo con cui si crea uno strumento finanziario mettendo in comune attivi: in questo modo si consente a un numero maggiore di investitori privati di acquistare quote di tali attivi, aumentando la liquidità e liberando capitale per la crescita economica. Un'iniziativa a livello di UE in materia di cartolarizzazione di qualità dovrebbe aumentare il livello di standardizzazione dei prodotti per garantire norme procedurali rigorose, la certezza del diritto e la comparabilità tra strumenti di cartolarizzazione. Ciò consentirebbe di incrementare, in particolare, la trasparenza, la coerenza e la disponibilità delle informazioni fondamentali per gli investitori, anche nel settore dei prestiti alle PMI, e di promuovere un aumento della liquidità. Il tutto permetterebbe di semplificare l'emissione di prodotti cartolarizzati e darebbe modo agli investitori istituzionali di esercitare la dovuta diligenza in relazione ai prodotti che rispondono alle loro esigenze termini di diversificazione degli attivi, rendimento e orizzonte temporale.


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