English version

altre informazioni

Data: 04/03/2015

La Settimana verde, il più grande evento annuale dell'UE dedicato alla politica ambientale, si terrà quest'anno dal 3 al 5 giugno a Bruxelles con il titolo “Natura – la nostra salute, la nostra ricchezza”. Sarà l’occasione per riflettere su come l’UE potrà affrontare le future sfide in materia di natura e biodiversità al fine di garantire una crescita e una prosperità sostenibili a lungo termine.

Governance degli oceani
Come illustrato nella relazione, l’Europa si trova a dover rispondere alla duplice sfida di ripristinare e proteggere gli ecosistemi dei suoi mari pur contemporaneamente mantenendo le attività marittime e costiere al centro dell’economia e della società dell’UE. L’UE si è impegnata a gestire in modo responsabile i mari e ad assumere un ruolo di primo piano nelle discussioni sulla governance internazionale degli oceani. Quest’anno la Commissione europea lancerà un ampio esercizio di consultazione per contribuire a definire le prossime azioni che intraprenderà nell'ambito della governance degli oceani. Parallelamente, l’UE continuerà a collaborare con i partner internazionali e le istituzioni globali quali le Nazioni Unite al fine di garantire un impegno politico di ampia portata per questo programma.

Azione per il clima
Le politiche nel settore del clima stanno producendo risultati, con una diminuzione del 19% delle emissioni di gas a effetto serra rispetto al 1990 – nonostante la crescita del 45% dell'economia dell'UE nello stesso periodo. Gli obiettivi 2020 per le energie rinnovabili e l'efficienza energetica sono anch'essi a portata di mano. Possiamo quindi affermare che l'UE sia sulla buona strada per raggiungere gli obiettivi UE2020 nel settore del clima e dell'energia. Tuttavia, secondo la relazione SOER 2015, le politiche e le misure attuali non saranno sufficienti a farci raggiungere l'obiettivo a più lungo termine: la riduzione dell'80 95% delle emissioni entro il 2050 e la trasformazione dell'Europa in un'economia a basse emissioni di carbonio. La Commissione sta già affrontando questa urgenza, grazie a nuove proposte strategiche che consentano di ottenere una riduzione del 40% delle emissioni entro il 2030, come concordato lo scorso anno dal Consiglio europeo.

Qualità dell'aria
La relazione evidenzia che l’aria che respiriamo oggi è molto più pulita di quella dei decenni precedenti. Le emissioni di una serie di inquinanti atmosferici come il biossido di zolfo (SO2) e gli ossidi di azoto (NOx) sono diminuite notevolmente negli ultimi decenni, grazie principalmente alla normativa sulla qualità dell'aria promossa dall'UE. Tuttavia, malgrado i risultati positivi ottenuti, la scarsa qualità dell’aria continua a essere la prima causa ambientale di decessi prematuri nell’Unione europea. L’UE proporrà un pacchetto sulla qualità dell’aria modificato al fine di garantire il miglior approccio per l'ottenimento di risultati in questo settore.

Contesto
L’ambiente in Europa – Relazione 2015: situazione attuale e prospettive fornisce una valutazione completa sullo stato, le tendenze e le prospettive dell’ambiente in Europa, inserendolo in un contesto globale.La relazione informa l'attuazione della politica ambientale europea e prende in esame l’opportunità di modificare le politiche esistenti allo scopo di concretare la visione dell’UE per il 2050: vivere bene entro i limiti del nostro pianeta. La relazione è a cura dall’Agenzia europea dell’ambiente (AEA) che, per questa iniziativa comune, ha collaborato strettamente con la Rete europea d’informazione e di osservazione in materia ambientale (EIONET) e con i servizi della Commissione europea.


Materiale di approfondimento
Articolo dell'agenzia europea dell'ambiente sulla Relazione 2015


Pagina precedente