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n. 23 del 21 giugno 2007

Data: 21/06/2007

Newsletter della Rappresentanza in italia della Commissione europea

il punto del Direttore
La Costituzione è morta e il Trattato di Nizza sarebbe vivo e vegeto
La proposta della presidenza tedesca al vaglio del Consiglio europeo

Ispirandosi alla posizione espressa da una ristretta minoranza di paesi membri (Regno Unito, Polonia, Repubblica Ceca, Paesi Bassi), la presidenza tedesca ha proposto ai governi europei di avviare una Conferenza intergovernativa per modificare alcuni articoli del Trattato di Nizza, impiantando al suo interno alcune innovazioni istituzionali previste dalla Costituzione europea.

In questo modo il Trattato che adotta una Costituzione per l'Europa firmato a Roma il 29 ottobre 2004 sarà definitivamente accantonato e si tornerà al Trattato di Nizza, archiviando un processo che ha impegnato istituzioni, esperti, interpreti e traduttori, i partner sociali, una parte della società civile europea, una convenzione di giovani e ricerche accademiche, dalla dichiarazione di Laeken del dicembre 2001 fino alla vigilia del semestre di presidenza tedesca.

Ironia della sorte vuole che il Consiglio europeo si riunisca ventiquattro ore dopo la diffusione dell'ultimo Eurobarometro nel quale si conferma che la maggioranza degli intervistati - in tutti i paesi membri - è favorevole all'idea di una Costituzione europea e si riconosce addirittura nella bandiera a dodici stelle che Blair e Kaczynski non vogliono iscrivere nei trattati ma che continuerà a sventolare a Londra e Varsavia nonostante la loro opposizione.

La maggioranza dei polacchi è convinta dei benefici che il loro paese trae dalla appartenenza all'Unione europea e basterebbe che Lech Kaczynski visitasse le fattorie del suo paese per rendersi conto dei vantaggi che in particolare i suoi agricoltori ricevono grazie alla solidarietà comunitaria espressa con decisioni prese a maggioranza senza ricorrere alla radice quadrata.

La difesa accanita degli interessi nazionali polacchi ha già provocato del resto delle ondate di insofferenza nelle capitali europee ed in particolare in Germania la stampa ed i media si chiedono se la cancelleria Merkel non si sia mostrata troppo tollerante verso gli "odiati vicini" (foto dal Der Spiegel n. 25/2007).

Sito web: http://ec.europa.eu/italia/newsletter/15_giorni/1134955f0fe.html


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