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Data: 06/05/2015

Mercati del lavoro in lento miglioramento
L'occupazione cresce grazie al maggior dinamismo dell'attività economica. La disoccupazione sta diminuendo, ma rimane a livelli elevati. Quest'anno la disoccupazione nell'UE e nella zona euro dovrebbe scendere rispettivamente al 9,6% e all'11,0% a mano a mano che i miglioramenti del mercato del lavoro si estenderanno ai diversi settori. Grazie all'ulteriore accelerazione della crescita economica prevista nel 2016, questa tendenza dovrebbe proseguire, specialmente nei paesi che hanno attuato di recente riforme del mercato del lavoro. Nel 2016 la disoccupazione dovrebbe scendere al 9,2% nell'UE e al 10,5% nella zona euro, mentre in Italia, dopo una lieve diminuzione nel 2015, resterà ferma al 12,4%.

Disavanzi di bilancio in costante diminuzione
Le prospettive di bilancio nell'UE e nella zona euro continuano a migliorare grazie agli sforzi di aggiustamento degli ultimi anni, alla ripresa dell'attività economica e al calo dei tassi di interesse sul debito pubblico. Anche con un orientamento di bilancio complessivo sostanzialmente neutro, il rapporto disavanzo/PIL dell'UE dovrebbe scendere dal 2,9% nel 2014 al 2,5% quest'anno e al 2,0% l'anno prossimo. Nella zona euro è previsto un calo dal 2,4% nel 2014 al 2,0% nel 2015 e all'1,7% nel 2016. In Italia il calo sarà dal 2,6% al 2,0%. Il rapporto debito pubblico/PIL in entrambe le zone dovrebbe aver raggiunto il picco nel 2014 e diminuire, quest'anno e l'anno prossimo, per arrivare nel 2016 all'88,0% nell'UE e al 94,0% nella zona euro.

Rischi per le prospettive sostanzialmente equilibrati
Sulle prospettive economiche aleggia tuttora una notevole incertezza, ma i rischi globali appaiono sostanzialmente equilibrati. La crescita del PIL potrebbe risultare superiore alle aspettative se i fattori positivi dovessero durare più o rivelarsi più forti del previsto. La crescita del PIL, tuttavia, potrebbe rivelarsi deludente in caso di acuirsi delle tensioni geopolitiche o di stress del mercato finanziario dovuto, ad esempio, alla normalizzazione della politica monetaria negli Stati Uniti. I rischi che pesano sulle prospettive d'inflazione sono diminuiti in risposta al quantitative easing della BCE e alle revisioni al rialzo delle prospettive di crescita.

Contesto
Queste previsioni si basano su una serie di ipotesi esterne relative ai tassi di cambio, ai tassi di interesse e ai prezzi delle materie prime. I dati utilizzati rispecchiano le aspettative del mercato desunte dai mercati dei derivati al momento di elaborare le previsioni.

Le previsioni tengono conto di tutti i dati e fattori pertinenti disponibili, comprese le ipotesi relative alle politiche governative, fino al 21 aprile 2015. Le proiezioni includono solo le politiche sufficientemente dettagliate e annunciate in modo credibile e presuppongono politiche invariate.

La Commissione aggiornerà le previsioni economiche a novembre.


Per ulteriori informazioni:
Comunicato stampa con grafici annessi
Previsioni economiche di primavera — primavera 2015
Sito web delle previsioni economiche di primavera


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