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N. 713 del 5 ottobre 2005

Data: 05/10/2005

Newsletter della Rappresentanza in Italia della Commissione europea

L’Euro-Attualità: Dalla Commissione

Gli Stati membri appoggiano la proposta della Commissione di reintrodurre la carne non disossata
Bruxelles, 5 ottobre 2005. Nell’ambito del “Comitato permanente per la catena alimentare e la salute degli animali”, gli Stati membri hanno firmato oggi un progetto di proposta della Commissione per elevare il limite d’età a partire dal quale deve essere rimossa la colonna vertebrale dalla carne bovina. Soggetto al diritto di controllo del Parlamento europeo e all’adozione della Commissione europea con procedura scritta entro i prossimi due mesi, il voto odierno permette di riprendere la produzione nell’UE della carne non disossata, come l’italiana bistecca alla Fiorentina o la “T-bone steak”. Il progetto di decisione si basa sul parere scientifico dall’ Autorità europea per la sicurezza alimentare (EFSA) e alza da 12 a 24 mesi l’età a partire dalla quale va tolta la colonna vertebrale dai bovini macellati. Si tratta della prima proposta volta a modificare alcuni provvedimenti UE sulla BSE dopo la pubblicazione del programma EST della Commissione (IP/05/952) in luglio.
Markos Kyprianou, commissario per la salute e la protezione dei consumatori, ha detto che questo primo passo per alleggerire i provvedimenti sulla BSE è un segnale positivo che indica quali risultati siano stati ottenuti nella lotta contro la malattia. Non è una decisione presa a cuor leggero. La Commissione ha fatto ricorso alle più aggiornate conoscenze scientifiche, esaminato dati statistici e intavolato un intenso dibattito con Stati membri e Parlamento europeo. Siamo fiduciosi che l’alto livello di tutela del consumatore instaurato con le nostre norme sulla BSE durante il passato decennio non sarà compromesso da questa proposta. Una volta adottata dalla Commissione, i consumatori potranno nuovamente gustare carne UE non disossata, consapevoli che la loro salute è protetta in sommo grado”.
La colonna vertebrale faceva parte, da ottobre 2000, dell’elenco UE del materiale a rischio specificato (MRS), ritenuto a maggior rischio di trasmissione della BSE. Secondo la legislazione UE sulla BSE, nei bovini di età superiore a 12 mesi tutto l’MRS andava rimosso e distrutto, per impedirgli di entrare nella catena alimentare umana e animale. Grazie a ciò, e ad altre rigorose misure di riduzione dei rischi, negli ultimi anni il numero di casi positivi di BSE individuati nell’UE si è notevolmente ridotto mentre l’età di tali casi è costantemente aumentata. La Commissione può perciò modificare alcune misure prese contro l’EST e allinearle a una situazione migliorata.
Nell’ aprile 2005, l’AESA ha pubblicato un parere in cui sostiene un limite d’età per rimuovere la colonna vertebrale dei bovini anche portato a 30 mesi potrebbe essere considerato un limite ragionevolmente sicuro. In base a tale parere, e a quelli degli Stati membri e del Parlamento, la Commissione propone 24 mesi come limite d’età pratico per garantire il più elevato margine di sicurezza contro la BSE, soglia che potrà essere riconsiderata in futuro se i dati sulla BSE continueranno a migliorare. Il programma EST dà inoltre la possibilità di rivedere altre regole MRS a breve e medio termine, a seconda dell’andamento della BSE e delle conoscenze scientifiche.
Un limite d’età più elevato per la rimozione della colonna vertebrale avrà positive conseguenze sulla competitività degli allevatori e delle industrie alimentari e ridurrà la quantità di rifiuti MRS generati nella UE.
Per maggiori informazioni sui provvedimenti UE contro la BSE, cfr.:
http://europa.eu.int/comm/food/food/biosafety/bse/index_en.htm
Da Rapid *

Sito web: http://europa.eu.int/italia

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