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La Commissione adotta pareri sui documenti programmatici di bilancio 2016 degli Stati membri della zona euro

Data: 19/11/2015

Dalla Commissione l'adozione dei pareri sui documenti programmatici di bilancio 2016 degli Stati membri della zona euro.


La Commissione europea ha concluso la valutazione dei 16 documenti programmatici di bilancio (DPB) per il 2016 che gli Stati membri della zona euro hanno presentato il 15 ottobre.

La Grecia e Cipro non hanno presentato un documento programmatico di bilancio in quanto sono soggetti a programmi di aggiustamento economico. Il Portogallo non ha presentato un piano entro il termine stabilito dalla normativa dell’UE. La Commissione ha già adottato un parere sul documento programmatico di bilancio della Spagna.

Con questi pareri la Commissione valuta la conformità dei documenti programmatici di bilancio per l’anno successivo con le disposizioni del patto di stabilità e crescita (PSC). In nessun documento programmatico di bilancio per il 2016 sono stati riscontrati casi particolarmente gravi di inosservanza delle disposizioni del patto di stabilità e crescita. in molti casi, tuttavia, la Commissione ha riscontrato che gli aggiustamenti di bilancio programmati sono, o rischiano di essere, insufficienti rispetto ai requisiti del patto.

Oltre alle analisi specifiche per paese, la Commissione ha valutato la situazione di bilancio generale e gli orientamenti di bilancio nella zona euro nel suo complesso.

La Commissione ha inoltre preparato relazioni su Bulgaria, Danimarca e Finlandia ai sensi dell’articolo 126, paragrafo 3, del trattato sul funzionamento dell’Unione europea (TFUE), in cui analizza la violazione dell’obiettivo del disavanzo e, nel caso della Finlandia, del criterio del debito. In tutti e tre i casi le relazioni giungono alla conclusione che l’obiettivo del disavanzo e, se del caso, il criterio del debito stabiliti dal trattato sono attualmente da considerare rispettati.

Il Vicepresidente della Commissione europea Valdis Dombrovskis, responsabile per l’euro e il dialogo sociale, ha dichiarato: “Negli ultimi anni abbiamo migliorato il modo di coordinare la politica economica nell’UE. L’impegno a favore di politiche di bilancio più responsabili, i tassi d’interesse più bassi e l’attuale moderata ripresa economica costituiranno la base per una costante riduzione dei disavanzi pubblici che, rispetto al 2,4% nel 2014, quest’anno sono calati all’1,9% del PIL e che dovrebbero diminuire ulteriormente all’1,7% nel 2016. Per la prima volta dall’inizio della crisi, anche il debito comincia a scendere. Tuttavia, il quadro varia da paese a paese e il problema del debito elevato ostacola tuttora un recupero più rapido. È importante che alcuni governi continuino ad attuare politiche di bilancio responsabili e che altri continuino a risanare le loro finanze pubbliche.

Pierre Moscovici, Commissario europeo per gli Affari economici e finanziari, la fiscalità e le dogane, ha dichiarato: “A distanza di tre anni dall’attuazione del nuovo quadro di bilancio della zona euro, la maggior parte dei paesi è pienamente o sostanzialmente conforme ai requisiti. I paesi della zona euro continuano a migliorare le loro finanze pubbliche, sostenuti da una crescente ripresa economica.

Pareri della Commissione sui documenti programmatici di bilancio
Per quanto concerne i dodici paesi soggetti al braccio preventivo del patto di stabilità e crescita (ossia quelli con un disavanzo di bilancio al di sotto del 3%):
• per cinque paesi (Estonia, Germania, Lussemburgo, Paesi Bassi e Slovacchia), i documenti programmatici di bilancio sono stati giudicati conformi con i requisiti del patto di stabilità e crescita;
• per quattro paesi (Belgio, Finlandia Lettonia e Malta) i documenti programmatici di bilancio sono risultati sostanzialmente conformi alle disposizioni del patto di stabilità e crescita. Per questi paesi, i documenti programmatici potrebbero in certa misura deviare dal percorso di avvicinamento all’obiettivo di bilancio a medio termine (OMT);
• per tre paesi (Austria, Italia e Lituania), i documenti programmatici di bilancio sono a rischio di non conformità con i requisiti del patto di stabilità e crescita per il 2016. I documenti di bilancio di tali Stati membri potrebbero comportare una deviazione significativa dal percorso di avvicinamento verso l’obiettivo a medio termine (OMT).

Per quanto riguarda i cinque paesi attualmente soggetti al braccio correttivo del patto di stabilità e crescita (ossia alla procedura per i disavanzi eccessivi):
• per tre paesi (Francia, Irlanda e Slovenia), i documenti programmatici di bilancio sono ritenuti sostanzialmente conformi ai requisiti del patto di stabilità e crescita per il 2016.


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