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Aiuti umanitari alle vittime del terremoto

Data: 11/10/2005

Aiuti umanitari alle vittime del terremoto: la risposta immediata della Commissione
Bruxelles, 11 ottobre 2005. Ieri mattina la Commissione europea ha adottato ufficialmente con procedura accelerata una decisione con la quale stanzia 3 milioni di euro per aiuti umanitari, destinati a fornire assistenza urgente alle vittime del terremoto in Asia meridionale. Altri 600000 euro sono stati stanziati dai fondi già disponibili in virtù di una precedente decisione. Lo scopo è rispondere alle necessità umanitarie più urgenti (alloggio, coperte, acqua, cibo e assistenza sanitaria). I fondi sono erogati attraverso l’Ufficio per gli aiuti umanitari della Commissione europea (ECHO), sotto la responsabilità del Commissario Louis Michel, tramite partner operativi di grande esperienza già attivi nella regione.
Sabato 8 ottobre 2005, alle 8.52 del mattino ora locale, un terremoto di intensità pari a 7,6 gradi della scala Richter ha colpito il Pakistan. L’epicentro è stato individuato 95 km a nord-est della città di Islamabad. Si tratta di uno dei più gravi terremoti degli ultimi secoli nella regione.
Secondo le ultime notizie vi sarebbero più di 20000 morti e oltre 40000 feriti in tutta l’area. Centinaia di migliaia di persone sono rimaste senza casa.
Il governo pakistano ha chiesto assistenza alla comunità internazionale e ha sottolineato la necessità di aiuti per le operazioni di soccorso immediato. Subito dopo il disastro, la Commissione europea ha stanziato 3,6 milioni di euro per aiuti di emergenza e ha inviato i propri esperti sul campo per effettuare una valutazione delle prime necessità. Le esigenze più urgenti individuate sono: assistenza medica e forniture sanitarie, alloggi temporanei (tende riscaldate), coperte e generi non alimentari, acqua e servizi igienici, cibo, oltre ad una serie di azione specifiche riguardanti i servizi logistici, le telecomunicazioni di emergenza e il coordinamento.
Per far giungere gli aiuti a destinazione, la Commissione europea collabora con partner operativi di grande esperienza che lavorano nella regione ormai da molti anni, prestando soccorso alle vittime dei disastri naturali e dei conflitti.
Sulla base delle necessità finora valutate, la Commissione sta già elaborando una seconda decisione per lo stanziamento di altri fondi, destinati tra l'altro agli aiuti di emergenza e al sostegno socio-psicologico a favore dei bambini e degli orfani.
Il meccanismo comunitario di protezione civile
Il meccanismo comunitario di protezione civile è stato messo in moto sabato, a seguito della richiesta di assistenza da parte degli Stati membri.
Il meccanismo ha il compito di coordinare l’intervento dei servizi di protezione civile degli Stati membri nel modo più efficiente, per far sì che gli aiuti inviati corrispondano effettivamente alle esigenze.
Finora Francia, Regno Unito, Germania, Danimarca, Spagna, Polonia e Paesi Bassi hanno risposto alla richiesta di assistenza inviando squadre di ricerca e soccorso, medici, ospedali da campo ecc. Altri paesi, tra cui l’Italia, l’Ungheria e la Finlandia, hanno offerto anch’essi assistenza, che sarà inviata una volta valutate le necessità in loco.
Per maggiori informazioni:
http://europa.eu.int/comm/echo/index_en.htm
Per ulteriori informazioni sul meccanismo comunitario di protezione civile e sul Centro di monitoraggio e informazione consultare il Memo/05/306 e la pagina web http://europa.eu.int/comm/environment/civil/index.htm
Da Rapid *


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