English version

altre informazioni 1

Data: 20/10/2016

2. Consolidare e ampliare l’esistente. Pur in assenza di una forma confederativa, le tre Reti hanno infatti da tempo dimostrato apertura alle tematiche globali e generali e hanno saputo agire insieme e per l’interesse comune. Si tratterebbe quindi di rafforzare lo status quo, senza passi innovativi, cercando di consolidare questa capacità di azione comune sui temi condivisi di interesse generale, invitando le nuove aggregazioni di Osc di cooperazione a confluire o coordinarsi strettamente con le Reti, nelle forme congiuntamente ritenute idonee.

3. Rafforzare il ruolo delle tre Reti Aoi, Cini, Link 2007 attraverso il loro coordinamento nel più ampio Forum nazionale del terzo settore, al pari di altre componenti organizzate della società civile. La componente "cooperazione allo sviluppo" designerebbe autonomamente, all’interno del Forum, un unico portavoce per le relazioni istituzionali, in particolare col Maeci e l’Agenzia, coordinandosi e definendo le priorità al proprio interno [...].

4. Formalizzare un coordinamento unitario dei soggetti non profit della società civile iscritti (ora e in futuro) nell’elenco presso l’Agenzia, da attuarsi in forma associativa su proposta delle tre Reti e con organi di rappresentanza a rotazione.

Leggi il documento in versione integrale.

Nel proporvi questo documento per suscitare ulteriore dibattito all’interno della community della cooperazione abbiamo pensato di chiedere in primis una reazione alle reti che Nino Sergi stesso mette al centro delle sue proposte, per capire quale posizione abbiano assunto a riguardo.


AOI – Associazione delle organizzazioni italiane di cooperazione e solidarietà internazionale. Si tratta di una nuova rappresentanza sociale costituitasi nel 2013, per iniziativa di tutti i soci dell’Associazione delle Ong Italiane che hanno in qualche modo anticipato lo spirito della legge 125 allargando la propria costituency anche ad attori ‘altri’ dalle ong. Oggi AOI conta cento associati tra cui oltre alle tradizionali ONG diverse organizzazioni del commercio equo, l’economia solidale, il sostegno a distanza, il mondo cooperativo oltre che le maggiori Federazioni e coordinamenti regionali esistenti in Italia.


Silvia Stilli – Portavoce
Nella sua totalità il Consiglio Nazionale AOI ha ritenuto il documento proposto da Nino Sergi un contributo importante nella direzione del confronto fattivo sulla rappresentatività e la possibile rappresentanza unitaria del mondo no profit solidale. AOI sta proseguendo il suo percorso, con la sua assemblea di rinnovo degli organismi entro il prossimo mese di novembre, riaffermando la propria vocazione aperta e inclusiva, rafforzata dalle nuove adesioni delle istanze sociali, anche di coordinamento territoriale, che vogliono ‘contare’ oltre la definizione categoriale dell’art.26. I soci di AOI non hanno mai interpretato scelta e pratica dell’inclusione come ampliamento della constituency in termini meramente numerici o di variegata rappresentazione di “categorie”: al contrario si vuole essere promotori di un percorso culturale che aggiorni e metta in relazione le varie socialità per definire le priorità e gli indirizzi della cooperazione in un mondo globalizzato, in cui le crisi propongono scenari da leggere nella complessità e richiedono autorevolezza nell’azione. La nostra associazione si mette a disposizione per strutturare questo percorso culturale oltre un ragionamento tra gli ‘addetti ai lavori’ di sempre, avviando il confronto aperto oltre i soci, se si vuole anche a partire dal programma della sua prossima Assemblea.
La tempistica indicata nel documento di Nino Sergi, è ritenuta troppo influenzata dall’esigenza del Maeci o dell’Agenzia di semplificare e ridurre gli interlocutori. Il Consiglio dell’AOI si è mostrato interessato al processo, volto a non lasciar fuori nessuno, cercando la massima apertura nel dialogo, non ai tempi così stretti per ottenere un risultato. Per questo non ci esprimiamo sulle ipotesi proposte, interessanti, possibili, ma indicate ‘a priori’ rispetto al percorso culturale alla base del confronto. Nel frattempo vogliamo mantenere attivo il dialogo strutturato tra AOI, Cini e Link 2007, anzi rafforzando occasioni e iniziative, spazi per consolidarlo e renderlo più visibile all’esterno.


Pagina precedente