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Data: 24/11/2016

Facciamo alcuni esempi:
• Coerenza e consequenzialità delle azioni (esiste un legame logico evidente tra le azioni) SI= CINQUE punti, NO= ZERO punti.
• Coerenza con le finalità identificate nel bando (Promuovere la sensibilizzazione e la comprensione critica dei temi dello sviluppo sostenibile, delle dinamiche e dei processi di interdipendenza a livello globale, in linea con quanto previsto dall’Agenda 2030) SI= CINQUE punti, NO= ZERO punti.
• Coerenza con le finalità identificate nel bando (aumento della partecipazione dei giovani ai processi di riconoscimento dei legami sociali, culturali ed economici a livello internazionale e alla costruzione di forme di cooperazione tra i territori italiani e quelli dei paesi partner) SI= CINQUE punti, NO= ZERO punti.
• Coerenza tra partner e ruolo identificato (il ruolo di ogni partner corrisponde alle sue caratteristiche, capacità e potenzialità) SI= TRE punti, NO= ZERO punti.
• Presenza di azioni non necessarie (sono presenti azioni i cui output non appaiono legati ai risultati attesi, né alla generazione di elementi di valore aggiunto) SI= CINQUE punti, NO= ZERO punti.
• Sinergie e complementarietà rispetto alle politiche del governo e/o delle amministrazioni locali. SI= CINQUE punti, NO= ZERO punti.

Questi ITEM, così come tutti gli altri che potrete andare a vedere nelle griglie, presuppongono una valutazione di merito che con grande difficoltà può essere espressa attraverso due punteggi agli antipodi, cioè ZERO o CINQUE.

Il meccanismo di queste griglie non consente al valutatore punteggi intermedi da ZERO a CINQUE.

Questo ovviamente può dare adito a controversie importanti, soprattutto quando si tratta di pura interpretazione. Ricordiamoci che il valutatore è chiamato a esprimere un punteggio secco di questo tipo a fronte di poche righe di spiegazione consentite nel formulario di presentazione dei progetti.

Ora davanti a questo evidente problema le possibili soluzioni sono due.

Fare in modo che tutti gli ITEM abbiano un punteggio graduale e non secco, quindi da ZERO a CINQUE o da ZERO a TRE con l’esplicitazione nella griglia stessa del significato specifico di ogni singolo punteggio. Così accadeva per esempio nelle griglie di valutazione del bando a gestione DGCS.

Oppure, se si vogliono mantenere i punteggi secchi, allora questi devono essere rigorosamente accompagnati da una motivazione scritta del valutatore. Così accade nei meccanismi di valutazione dei progetti europei, in cui il valutatore è tenuto obbligatoriamente ad esprimere per iscritto la motivazione di ogni singolo punteggio assegnato, sia che si tratti di punteggi graduali che secchi.

Tutto questo potrà sembrare un ragionamento un po’ troppo tecnico e cavilloso, ma è sulla base di queste griglie che si gioca la selezione dei progetti e la valutazione del merito. Ricordiamo che il meccanismo di questi bandi pone diversi paletti e soglie di sbarramento, per cui il meccanismo di assegnazione dei punteggi è ancora più rilevante.


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