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Data: 21/04/2017

• Foto
La foto è fondamentale per due motivi: da un lato rafforza nell’interlocutore l’effetto di ricordarsi della persona e dall’altro lato aiuta a prima vista quando l’interlocutore inoltra in azienda il CV ad un altra persona oppure ad un determinato ufficio interno. La qualità della foto dice molto del candidato dal punto di vista del suo impegno lavorativo: perciò occorre che vestirsi come per andare ad un colloquio di lavoro e affidarsi ad un fotografo professionista che sa evidenziare bene la serietà del candidato. La scelta migliore è quella di mettere una foto di ottima qualità nella parte alta del CV tramite scanner. Altrimenti se ne incolla una. Non si deve mai fissarla con delle graffette perché esprime un’idea di poca accuratezza nella stesura della candidatura. Se incollato si scrive nome e cognome sul retro per essere riconosciuti anche nel caso che la foto si stacchi.

• Biglietto da visita
Un biglietto da visita dà un’impressione professionale del candidato. Lo studente e il neolaureato non sono ancora obbligati ad averlo, ma nella fase di ricerca di lavoro o di stage si ripetono con frequenza regolare le situazioni in cui il biglietto sicuramente aiuta. Di conseguenza il biglietto è già di utilità durante la fiera e aiuta l’interlocutore a ricordarsi. Da chi invece si trova nella fase di dottorato oppure è impiegato come ricercatore la controparte tedesca si aspetta tassativamente il biglietto da visita.

• Lettera di motivazione
Costituisce insieme al CV il “cuore” della candidatura; la sua stesura va personalizzata riguardo al posto offerto. Contiene gli argomenti che sottolineano la propria qualifica per la posizione in questione. Si possono aggiungere qui anche i lati forti della personalità e metterli in riferimento alle mansioni. Se la ricerca precedente ha evidenziato delle posizioni aperte, dei posti di tirocinio oppure dei lavori come studente–lavoratore (Werkstudent), si può consegnare la candidatura direttamente presso lo stand. Un’altra possibilità è chiarire i dubbi in un colloquio veloce e spedire in seguito la domanda alla persona giusta. In ogni caso la fiera è l’opportunità unica di parlare direttamente con rappresentanti dell’azienda e instaurare un rapporto concreto prima che lo facciano altri candidati. In fiera si parla spesso dei possibili impieghi senza che si tratta di una posizione concreta. In questo caso serve una lettera di motivazione, che viene consegnata insieme al CV, dove si spiegano i motivi importanti che sottolineano le proprie qualità. Brevemente si descrive perché si vuole lavorare in un settore specifico, perché uno si ritiene adeguato per la posizione di Trainee, ecc. La lettera di motivazione è sempre di una pagina; non è necessario che contenga il riferimento ad una persona concreta o ad un’azienda specifica. Il titolo potrebbe essere “La mia motivazione (Meine Motivation)” oppure “Cosa mi qualifica (Was mich qualifiziert)” oppure “Perchè io? (Warum ich?)”. Come forma può essere scelto un elenco oppure un testo di un unico paragrafo.

• Diplomi e certificati
I diplomi di maturità e di laurea come anche i certificati di tirocinio e di servizio militare o civile non devono essere portati in fiera. Nel colloquio si offre sempre all’interlocutore di spedirne in seguito. Se invece uno si candida per un posto concreto, identificato durante la fase di ricerca, conviene di avere tutti i diplomi e certificati con sé ed essere preparato ad ogni eventualità durante l’incontro.

• La cartella
Nel caso della domanda completa si usa una cartella preferibilmente di colore nero o scuro, che contiene dei trasparenti per inserire i vari documenti in modo ordinato e sicuro. Il CV da solo, invece, può essere consegnato direttamente senza un involucro di protezione.


Quinto passo: i vestiti
Andare in fiera significa “vendersi”. La migliore vendita di se stessi si fa indossando i vestiti giusti.

Lui
a)
Vestito o completo blu scuro o grigio scuro; camicia e pantaloni ben stirati;
b) Cravatta discreta (a pois, a strisce o in tinta unita) che finisce poco sopra la cintura;
c) Calzini in un colore più scuro del vestito;
d) Scarpe curate e pulite.

Lei
• Tailleur pantalone, abito o completo blu scuro, grigio scuro o una combinazione di questi colori; camicia, pantaloni o gonna ben stirati;
• Camicia o maglia con scollatura non accentuata;
• Gonna almeno fino al ginocchio;
• Scarpe chiuse e curate, tacchi non troppo alti;
• Calze color pelle;
• Gioielli, trucco e profumo in quantità ragionevole.

Per dare un’impressione di professionalità sono sempre consigliati una camicia su pantaloni stirati o su una gonna, anche con temperature estive.

Da evitare assolutamente: jeans, scarpe sportive, un abbigliamento non curato, troppo sportivo, troppo leggero, con scollatura troppo accentuata.


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