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Prepararsi alla fiera del lavoro

Data: 21/04/2017

Prepararsi alla fiera del lavoro

di Bernd Faas

Le aziende tedesche sfruttano sempre di più le numerose fiere del lavoro per entrare in contatto con possibili candidati. Se una volta erano presenti solo i grandi nomi, oggi anche molte aziende medie (100 – 500 dipendenti) mandano gli addetti alle risorse umane a gestire uno stand in fiera. Si presentano a studenti e neolaureati ma, secondo il tipo di fiera, anche a chi cerca un posto da apprendista oppure da lavoratore qualificato.

Si può passare da semplici prese di contatto con candidati che hanno un profilo potenzialmente interessante per l’azienda, a veri e propri colloqui con conseguente selezione.

Le fiere assumono varie denominazioni: Jobmesse, Talents, Stuzubi, Career Event, Recruiting day, Absolventenkongress, accedemica, e si ripetono in decine di modi diversi in tutta la Germania.

Queste manifestazioni fieristiche, nonché i recruiting workshops, sono molto impegnativi, richiedono oculatezza, spirito di osservazione e tenacia da parte del candidato. In questo nuovo contesto di selezione e reclutamento del personale, il giovane deve sapersi muovere in modo strategico, facendo una scelta delle aziende che risultano più interessanti per lui, contattandole e curando i colloqui con i loro rappresentanti, per attrarne l’attenzione, al fine di entrare nella fase di selezione vera e propria oppure, se è il caso, riuscendo ad essere incluso nei “workshop” più promettenti.

Preparazione giusta alla fiera

Primo passo:
procurarsi in anticipo il catalogo degli espositori e indagare sulle aziende presenti in un’ottica del futuro lavoro o stage e del datore di lavoro desiderato secondo i seguenti criteri:
• Tipologia dei prodotti / servizi dell’azienda;
• Appartenenza settoriale;
• Collegamento con lo studio oppure determinati contenuti formativi;
• Struttura dell’azienda;
• Storia e dimensione aziendale;
• Sviluppi futuri riferiti ai propri studi;
• Filosofia aziendale.
Le risposte a queste domande si trovano nel catalogo, sul sito aziendale e negli articoli sulla stampa economica e sui quotidiani. Se nonostante una ricerca approfondita non si trovano le risposte, prendere nota delle domande per porle direttamente al personale presso lo stand in fiera. Nel colloquio diretto con gli addetti alle risorse umane porre domande sensate e specifiche dà un esempio delle capacità di iniziativa e di ricerca.

Secondo passo: quale azienda si interessa a me?
Svolgere un’analisi delle competenze e conoscenze acquisite durante gli studi. Coloro costituiscono la base per le mansioni possibili in azienda. Ci sono aziende che indicano chiaramente le lauree da assumere altre invece non hanno preclusioni strette.
Le domande da farsi sono:
• Cosa so fare?
• Cosa ho imparato finora?
• L’ho già messo in pratica?

Terzo passo: allenarsi nella presentazione di sé stessi, elaborando un riassunto chiaro e convincente. Deve essere sperimentato più volte a voce alta (per esempio davanti ad un amico o allo specchio) senza l’ausilio del CV. Allo stand non si può far perdere tempo all’interlocutore, si deve fare un discorso scorrevole e dare un’impressione simpatica.

Quarto passo: preparazione della documentazione

• Curriculum Vitae (Lebenslauf)

Si preparano 1-2 domande di candidatura composte di lettera di accompagnamento, CV, foto, certificati e referenze. Ciò torna utile, tra l’altro, per chiedere un controllo agli esperti di orientamento presenti in fiera. Per le aziende è sufficiente poter consegnare un CV corredato di foto. Certificati, referenze, ecc. possono essere forniti su richiesta dopo la fiera. Il numero dei CV da portare dipende da quante aziende risultano “adatte” secondo la ricerca prima descritta. Per sicurezza se ne portano con sé altri due di riserva, perché in fiera possono sempre spuntar fuori altre aziende “buone”.


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