English version

Lanciarsi nel trainee

Data: 17/11/2017

Lanciarsi nel trainee

di Bernd Faas

Ogni anno le grandi aziende tedesche assumono un numero consistente di neolaureati con la formula “trainee”.
Questo avviene in particolare nel settore energetico, nell’ ingegneria e nella consulenza alle aziende.
Ma anche i settori come il bancario e il finanziario, la logistica e l’automobilistico devono assumere per sostituire il personale in uscita e per disporre del personale qualificato nel momento della crescita rafforzata prevista nei prossimi anni.

L’entrata nel mercato del lavoro tedesco non avviene solo tramite l’assunzione a tempo indeterminato, dopo il solito periodo di prova di 6 mesi, svolgendo esattamente le mansioni previste dalla formazione del candidato.

Le aziende hanno anche bisogno di figure trasversali, capaci di vedere le problematiche aziendali da una visuale più ampia: in questo caso il candidato, oltre alle conoscenze tecniche, deve possedere conoscenze specifiche relative alla ditta e determinate caratteristiche personali (cioè quello che l’università non fornisce).

Le aziende formano queste figure mediante programmi chiamati trainee, un apprendistato di alto livello.
Una volta rivolti solo a laureati del settore economico e ingegneristico, oggi molte aziende accettano anche persone provenienti da scienze naturali e da facoltà umanistiche.
Questi programmi formativi, introdotti ormai dai 2/3 delle imprese medio-grandi, sono un mezzo strategico per formare i futuri quadri dirigenti.

I risultati sono incoraggianti: la progressione di carriera dei trainee è più veloce dell’avanzamento di coloro che sono stati assunti direttamente a tempo indeterminato subito dopo l’università.

I principali settori di inserimento dei trainee sono:
• Distribuzione;
• Risorse umane;
• Marketing;
• Controlling/finanze;
• Internazionale;
• Acquisti;
• Logistica;
• Sviluppo e ricerca;
• Produzione;
• IT.

Elementi fondamentali del programma trainee sono:
• un training prevalentemente pratico (on-the-job-training);
• rotazione dei campi di formazione;
• aggiornamento mirato (off-the-job-training teorico).

Circa il 20% del tempo del trainee è occupato dai classici seminari, esercitazioni, conversazioni tecniche, programmi di studio con PC, visite aziendali presso grandi clienti e fornitori.
Il rapporto fra esercitazioni teoriche e pratiche varia ovviamente a seconda del settore. Presso le banche prevale il “Praxis-Training” secondo il principio “learning by doing”; nel settore informatico, invece, prevalgono i corsi formativi.
Durante la formazione è prevista una sistematica rotazione in modo che i partecipanti imparino a pensare e ad agire tenendo conto di tutti gli aspetti all’ interno dell’azienda e non solo in maniera settoriale.
Questo significa che ogni 3-4 mesi cambiano reparto. In molti casi è anche previsto di trascorrere un periodo all’ estero presso un’azienda consociata.

Le mansioni sono sempre collegate con la formazione acquisita.
Si usa come metodologia l’assegnazione di project work, per una durata di due/tre mesi durante i quali si devono svolgere compiti specifici che abbracciano tutti gli ambiti.
Tale esperienza permette al partecipante di conoscere l’impresa in ogni sua piega più riposta e di collaborare fin dall’ inizio con assunzione di responsabilità.
Il trainee viene seguito in modo permanente da un tutor interno che assiste nella crescita personale e professionale.
Diversa è la durata dei programmi. Per i laureati in economia si va dai 12 ai 24 mesi, nel settore bancario molte volte dai 18 ai 24 mesi, nell’ industria dai 12 ai 18 mesi. Per gli ingegneri il programma può durare di più poiché l’off-the-job-training è di solito più lungo.
In alcuni casi ci sono anche programmi brevi della durata di 6 mesi.

Un altro aspetto da prendere in considerazione, al momento della scelta di un programma trainee, è che l’avvio al mondo del lavoro abbia un orientamento di carattere internazionale.
Circa un terzo delle aziende prevede una o più permanenze all’estero della durata da uno a dodici mesi.
Ciò richiede da parte del partecipante una piuttosto alta disponibilità alla mobilità. I concorrenti devono anche avere idee chiare per quanto riguarda la professione futura: dichiarare che si vorrebbe partecipare al programma perché non si sa ancora esattamente ciò che si vuole, non può impressionare positivamente il capo del personale.
Tuttavia, il fatto di partecipare ad uno di questi programmi, non significa che sia garantita la possibilità di carriera: l’azienda trattiene solo i migliori.
Gli altri, però, non devono disperare: aver fatto un programma trainee apre le porte di tante altre aziende perché la persona dispone di qualità e competenze che difficilmente si trovano sul mercato.


•   altre informazioni


Pagina precedente