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N. 1 - Gennaio 2011

Data: 15/01/2011

Newsletter di Euroguidance

In primo piano


La presidenza del Consiglio all'Ungheria

Entrata nell'Unione europea nel 2004, l'Ungheria ha assunto per la prima volta la presidenza del Consiglio dell'UE. Tra le sue priorità figurano: la stabilizzazione dell'economia europea, l'allargamento dell'Unione, l'organizzazione di un vertice sull'energia e integrazione dei rom. L'inizio della presidenza ungherese coincide con una ripresa economica che resta poco omogenea nell'UE e con la necessità di consolidare l'uscita dalla crisi. Di fronte alle difficoltà dell'area euro, gli Stati membri hanno convenuto di rivedere il trattato di Lisbona per rendere permanente il meccanismo di stabilizzazione messo in atto per aiutare le due nazioni in difficoltà: Grecia e Irlanda. Uno degli obiettivi della nuova presidenza sarà appunto quello di portare ava! nti i negoziati in proposito. L'Ungheria che intende anche rilanciare il coordinamento delle politiche economiche degli Stati membri, ha aperto il cosiddetto "semestre europeo", un periodo in cui i progetti di bilancio dei singoli paesi verranno passati in rassegna per individuare eventuali squilibri. Sul piano sociale, l'Ungheria provvederà ad elaborare una vera e propria strategia europea a favore dell'integrazione dei rom. Un uso più efficace dei fondi dell'UE dovrebbe consentire di migliorare le condizioni di vita di questa comunità. Uno dei momenti salienti della presidenza ungherese sarà il vertice sull'energia, finalizzato a garantire l'interconnessione delle reti di elettricità e gas a livello europeo in modo da ridurre la dipendenza energetica dell'Unione, specie per quanto riguarda l'approvvigionamento di gas. La nuova presidenza si propone anche di approfondire le relazioni dell'UE con Armenia, Azerbaigian, Georgia, Moldavia, Uc! raina e Bielorussia, che a maggio parteciperanno al secondo ve! rtice de l "partenariato orientale". Infine, l'Ungheria sosterrà attivamente il processo di allargamento dell'Unione, in particolare alla Croazia, che, candidata dal 2004, entra nella fase finale dei negoziati di adesione.
Per saperne di più: http://www.eu2011.hu


Altre news


Approvato il Comunicato di Bruges sulla formazione professionale

I Ministri dell'Istruzione di 33 Stati europei, insieme a rappresentanti del mondo del lavoro, hanno approvato a Bruges un comunicato che delinea il futuro dell'istruzione e della formazione professionale in Europa e aggiorna la strategia del Processo di Copenaghen. L'istruzione e la formazione professionale permettono di acquisire conoscenze, capacità ed esperienze necessarie al successo nel mondo del lavoro. La strategia per la formazione professionale mira a fornire i lavoratori attuali e futuri delle competenze specifiche e delle conoscenze generali necessarie in un'economia moderna, migliorando la qualità della formazione e dell'insegnamento professionale, incoraggiando la creatività e l'imprenditoria e agevolando l'accesso alla formazione in tutte le fasi della carriera, sia essa accademica che professionale. Oggi circa 76 milioni di europei in età lavorativa sono poco o per nulla qualificati, mentre sempre più spesso a chi ce! rca lavoro viene richiesta una qualche formazione. Si prevede che nel prossimo decennio la domanda di lavoratori qualificati crescerà; il che significa che i giovani e gli adulti privi di competenze specifiche avranno sempre più difficoltà a farsi assumere. La formazione professionale può anche contribuire alla competitività e alla crescita economica. Le imprese potranno infatti trovare più facilmente il personale di cui hanno bisogno per competere sul mercato globale se potranno attingere a una forza lavoro in possesso di una vasta gamma di competenze. La nuova strategia si inserisce nel processo di Copenaghen, un piano più ampio e a più lungo termine di sviluppo dell'istruzione e della formazione professionale in Europa, avviato nel 2002 e al quale partecipano 33 paesi (i 27 paesi dell'UE più Croazia, ex Repubblica Iugoslava di Macedonia, Islanda, Liechtenstein, Norvegia e Turchia), sindacati, associazioni dei! datori di lavoro e la Commissione.
Per saperne di più: http://ec.europa.eu/education/lifelong-learning-policy/doc/vocational/bruges_en.pdf

Sito web: www.euroguidance.it/


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