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N. 3 - Marzo 2011

Data: 04/03/2011

Newsletter di Euroguidance

In primo piano


La Commissione promuove l'accesso universale all'educazione prescolastica

La Commissione ha avviato un piano d'azione che mira ad assicurare ad ogni bambino migliori prospettive di vita e a porre le basi per un efficace apprendimento permanente, per l'integrazione sociale e per lo sviluppo personale. Investire in un'educazione prescolastica di qualità significa rendere più efficaci gli interventi nelle successive fasi di scolarizzazione. In quasi tutti gli stati membri l'istruzione dell'obbligo inizia all'età di 5 o 6 anni ed il livello dei servizi erogati varia notevolmente in termini di finanziamento, governance e politiche del personale. Le proposte della Commissione europea intendono dare risposte alla richiesta degli Stati membri, dopo l'adozione, da parte loro, del Quadro strategico per la cooperazione europea nel settore dell'istruzione e della formazione volto a misurare e analizzare i progressi realizzati in tutta l'UE al fine di migliorare l'accesso all'educazione precoce e ai! servizi di custodia dell'infanzia e di identificare le pratiche ottimali. I ministri dell'istruzione dell'UE dovranno identificare le priorità e la Commissione incoraggerà lo scambio di idee e di conoscenze a partire dalle politiche che risulteranno più efficaci. La Commissione definirà inoltre le priorità per gli investimenti nell'ambito dell'educazione e della cura della prima infanzia attraverso il Fondo sociale europeo e il Fondo europeo di sviluppo regionale nonché facendo leva sul programma di apprendimento permanente e sul 7° Programma quadro di ricerca e sviluppo.
Per saperne di più: http://ec.europa.eu/


La Commissione sollecita l'Italia al riconoscimento delle qualifiche

La Commissione europea esorta l'Italia a riconoscere pienamente l'esperienza professionale e l'anzianità maturate dai medici in un altro Stato membro all'atto di determinare il loro inquadramento o le loro condizioni di lavoro (salario, grado, sviluppo della carriera) nel settore pubblico italiano. E' stato anche chiesto all'Italia, con un provvedimento separato, di porre fine alle regole discriminanti in base alle quali gli insegnanti che detengono qualifiche ottenute in Italia ricevono punti addizionali nel momento in cui viene effettuata la graduatoria nelle liste di riserva per i posti di insegnamento. La Commissione ritiene che le regole attualmente in vigore siano discriminatorie poiché vanno entrambe a discapito dei lavoratori di altri Stati membri. Entrambe le richieste della Commissione si configurano come 'pareri motivati' nell'ambito delle procedure di infrazione dell'UE. L'Italia ha due mesi di tempo per allinearsi alla normat! iva dell'UE; altrimenti la Commissione può decidere di deferire l'Italia alla Corte di giustizia dell'UE.
Per saperne di più: http://ec.europa.eu/


Istruzione e formazione per la crescita sostenibile

Nello scorso mese di febbraio i ministri dell'istruzione hanno adottato le conclusioni del Consiglio che indicano come istruzione e formazione possono contribuire a rendere l'economia dell'Europa competitiva e innovativa. Le conclusioni si basano su due obiettivi principali: quello di ridurre il tasso di abbandono scolastico a un livello inferiore al 10%; e quello di aumentare la quota dei 30-34enni con un diploma di istruzione superiore fino a un livello di almeno il 40%. E' necessario prendere in esame varie misure per affrontare il tasso di dispersione scolastica, metodi didattici maggiormente innovativi e il sostegno personalizzato, in particolare, per i gruppi svantaggiati come i migranti e i Rom. Per incrementare il numero di laureati saranno richiesti sistemi d'istruzione più efficaci, programmi di studio aggiornati e una migliore governance. Anche gli istituti di istruzione superiore dovrebbero essere incoraggiati al fine di creare partenariati con il mondo delle imprese e della ricerca e offrire accesso ai discenti non tradizionali. L'UE deve ancora affrontare sfide importanti nel settore dell'istruzione. Un quarto di tutti gli alunni nell'Unione europea ha scarse capacità di lettura, mentre un giovane su sette abbandona prematuramente il sistema scolastico. Meno di una persona su tre, di! età compresa tra 25 e 34 anni, in possesso di una laurea, contro il 40% negli Stati Uniti e oltre il 50% in Giappone. Inoltre, circa 80 milioni di persone hanno soltanto scarse competenze o competenze di base. Tuttavia, da qui al 2020 saranno creati all'interno dell'UE 16 milioni di posti di lavoro altamente qualificati, mentre ci saranno 12 milioni di posti di lavoro scarsamente qualificati. Anche l'allungamento della vita lavorativa aumenta la necessità di acquisire e sviluppare nuove competenze durante tutto l'arco della vita.
Per saperne di più: www.consilium.europa.eu/

Sito web: www.euroguidance.it/


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