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N 31 - 2015 Newsletter EuropaRegioni - AICCRE

Data: 08/05/2015

Newsletter dell'AICCRE - Associazione italiana per Consiglio dei Comuni e delle Regioni d'Europa - N. 31 Maggio 2015


• Festa Dell’Europa
una grande mobilitazione dell’ Aiccre per il rilancio di una Europa Unita, Democratica e Federale

Domani, 9 maggio, si celebra la “festa dell’Europa”. Questa data ricorda il giorno del 1950 in cui vi fu la presentazione da parte di Robert Schuman del piano di cooperazione economica, ideato da Jean Monnet (cosiddetta Dichiarazione Schuman), che segna l’inizio del processo d’integrazione europea con l’obiettivo di una futura unione federale. La Comunità Economica Europea adottò invece come "Giorno dell’Europa" il 9 maggio in occasione del vertice tenutosi a Milano nel 1985. Per noi dell’AICCRE, europeisti e federalisti fin dagli anni Cinquanta dello scorso secolo (nella foto a destra Umberto Serafini, indimenticato fondatore dell’AICCRE), la festa del 9 maggio non è mai stata, e tanto meno lo sarà quest’anno, un’occasione per lanciare messaggi di vago europeismo La crisi del processo di integrazione europea è purtroppo sotto gli occhi di tutti. Questa Europa, burocratica e schiacciata su posizioni economiciste, non piace ai cittadini che invece giustamente pretendono più democrazia e partecipazione. Quindi per l’AICCRE non è solo un evento da celebrare ma un momento importante di riflessione politica sul futuro del processo di integrazione europea. Tante le iniziative organizzate sia dall’AICCRE nazionale che dalle sue federazioni che coinvolgeranno soprattutto i cittadini.


• San Paolo Jesi, il cuore dell’ Europa
Organizzata dall’AICCRE nazionale, insieme alla sua Federazione Marche, al Comune di San Paolo di Jesi, e dall’ANCI Marche, si sta svolgendo oggi 8 maggio a San Paolo di Jesi, nella Piazza del Comune, la “Festa dell’Europa”. “Fondamentale è stato il ruolo dei piccoli comuni, è bene sottolinearlo, nella costruzione dal basso dell’Unione europea e del concetto di cittadinanza europea, quella che qualcuno definì ‘la diplomazia dei cittadini’: così Carla Rey (nella foto a sinistra), Segretario generale dell’AICCRE, nel suo saluto, ha spiegato la scelta dell’Associazione di festeggiare l’Europa nel piccolo comune marchigiano. “Sono stati proprio i piccoli comuni, infatti, attraverso i gemellaggi, a tessere quella rete solida e permanente che idealmente avvolge tutta l’Unione europea e che consente oggi di possedere una base politicamente forte e concreta sulla quale rilanciare il processo di integrazione europea”, ha continuato la Rey. Rete, che San Paolo Jesi ha contribuito a costruire gemellandosi con il comune croato di Pakostane; gemellaggio che sarà ratificato con le firme proprio nel corso della Festa. Il programma prevede, tra l’altro, gli interventi di: Sandro Barcaglioni, Sindaco di San Paolo di Jesi; Maria Brunori, Presidente del comitato Gemellaggi; Cristina Gorajski, Segretario generale Federazione AICCRE Marche. Nel corso della “Festa” vi sarà anche la firma del Patto di Gemellaggio tra il Comune marchigiano e quello di Pakostane (Croazia) (vedi foto). “Il compito della nostra Associazione, ha continuato la dirigente dell’AICCRE, è quello di avvicinare i cittadini di ogni età alle opportunità che l’unione europea può offrire: formando gli amministratori locali all’utilizzo dei fondi europei che in questo difficile momento congiunturale diventano fondamentali risorse per i Comuni; stimolando l’aggregazione delle unioni di Comuni per poter diventare eleggibili a livello di europrogettazione; rappresentando ogni ente locale nelle sedi istituzionali europee affinché la voce e l’esperienza dei Comuni e delle Regioni italiane sia alla base della costruzione degli Stati Uniti d’Europa”. Protagonisti dell’evento saranno soprattutto i giovani e per rendere l’Unione europea ancora più… divertente è stato ideato un gioco che li coinvolgerà direttamente: la “Caccia all’ Europa”. “Ai ragazzi – ha continuato Carla Rey – vorrei dire di guardare con occhi pieni di fiducia e speranza verso la costruzione degli Stati uniti d’Europa. Ad oggi si sente troppo spesso parlare di Europa come luogo di discussione di costi e bilanci, senza sottolineare, invece, che il progetto europeo nasce per riportare la pace tra i popoli dopo anni di guerre, per garantire la libertà di movimento ai cittadini e alle merci all’ interno del continente, per sviluppare quell’ idea di solidarietà e cooperazione che deve tener conto dei paesi più deboli aiutandoli a crescere, e per sviluppare la democrazia e i diritti umani nei paesi in cui non siano stati ancora garantiti. Affidiamo, infatti, ai ragazzi il completamento del progetto rimasto politicamente incompiuto”.


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