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N. 730 dell’8 novembre 2005

Data: 08/11/2005

Newsletter della Rappresentanza in Italia della Commissione europea

L’Euro-Attualità: Dalla Commissione

Settore finanziario: la Commissione presenta un’analisi degli ostacoli alle fusioni e alle acquisizioni transfrontaliere
Bruxelles, 8 novembre 2005. La Commissione europea ha presentato al Consiglio dei ministri dell’economia e delle finanze (ECOFIN) un’analisi preliminare dei motivi del basso numero di concentrazioni transfrontaliere finora registrate nel settore finanziario a livello comunitario. Un’inchiesta avviata tra gli operatori del settore nell’aprile 2005 è servita ad identificare i principali ostacoli; l’analisi permetterà ora di chiarire cosa è necessario fare per superarli.
Il Commissario per il mercato interno e i servizi Charlie McCreevy ha dichiarato: “la concentrazione transfrontaliera nel settore finanziario è debole rispetto ad altri settori. Malgrado i principi della libera circolazione dei capitali e della libertà di stabilimento, che sono alla base del mercato unico, le istituzioni finanziarie che intendono realizzare concentrazioni transfrontaliere incontrano troppi ostacoli. In molti casi, le argomentazioni economiche non sono abbastanza convincenti. Considerata la concorrenza sempre più agguerrita a livello mondiale, non possiamo permetterci di avere 25 mercati di medie dimensioni dominati da campioni di seconda categoria. Vogliamo realizzare finalmente le economie di scala che un mercato europeo di 450 milioni di persone può offrire e a tal fine dobbiamo eliminare gli ostacoli individuati.”
Per comprendere i motivi del basso numero di concentrazioni transfrontaliere, la Commissione ha realizzato un'inchiesta tra gli operatori del settore (IP/05/444). Per la stragrande maggioranza degli intervistati il principale ostacolo è rappresentato dalla mancanza di sinergie di costo transfrontaliere, imputabili secondo gli operatori a tre motivi: a) la mancata integrazione del mercato interno dei prodotti finanziari al dettaglio; b) le implicazioni delle diverse norme e prassi in materia di vigilanza per i grandi gruppi finanziari transfrontalieri e c) gli ostacoli alla riorganizzazione delle società su base paneuropea.
Gli intervistati hanno inoltre evidenziato un ambiente sfavorevole se non addirittura ostile alle transazioni transfrontaliere nel settore finanziario, menzionando da ultimo anche la riluttanza individuale di consumatori e lavoratori nei confronti delle società estere, che può scoraggiare i potenziali acquirenti.
Il riesame della procedura di approvazione dell’acquisizione di partecipazioni qualificate prevista dalla direttiva bancaria
Tra gli ostacoli individuati dagli operatori del settore figura la procedura di approvazione da parte delle autorità di vigilanza dell’acquisizione di partecipazioni qualificate nelle banche (articolo 16 della direttiva 2000/12/CE, cd. “direttiva bancaria”). La Commissione è già al lavoro per individuare i possibili miglioramenti e semplificare le disposizioni in vigore, sulla base del mandato conferitole dai ministri dell’economia e delle finanze nel settembre 2004. Per assicurare la coerenza intersettoriale, analoghe disposizioni saranno esaminate nei settori delle assicurazioni e dei valori mobiliari.
Il quadro della situazione
Il problema del basso numero di concentrazioni transfrontaliere nel settore finanziario era stato discusso nella riunione informale dei ministri dell'economia e delle finanze tenutasi a Scheveningen nei giorni 10-11 settembre 2004. In quella occasione i ministri avevano chiesto alla Commissione di studiare i possibili ostacoli alle fusioni e acquisizioni transfrontaliere nel settore finanziario derivanti non soltanto dalle diverse prassi in materia di vigilanza ma anche da altri fattori di carattere più generale (MEMO/04/214).
Per un’analisi dettagliata dei risultati consultare il sito:
http://europa.eu.int/comm/internal_market/finances/cross-sector/index_en.htm#obstacles
Per maggiori informazioni sui servizi finanziari nel mercato interno:
http://europa.eu.int/comm/internal_market/finances/index_en.htm
Da Rapid *

Sito web: http://europa.eu.int/italia

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