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Data: 09/11/2017

Nato come fumetto, per poi diventare pièce teatrale e film, lo spettacolo - clamoroso successo in Francia - racconta facendo ridere fino alle lacrime un dramma che tutti conoscono: le corna, quelle della pericolosissima “crisi di mezza età” o “sindrome di Peter Pan". Chi resta a fare i conti con la vita è la moglie. La voce esilarante della protagonista racconta tutte le fasi dell'elaborazione del lutto: la depressione, il confronto con parenti e amici, la ricerca di un ex disponibile, la feroce autocritica.

dal 31 gennaio al 18 febbraio 2018
Le bonheur
(Ti farò felice)
di Eric Assous
traduzione Filippo Ottoni, con Sandra Collodel e Nicola Pistoia, regia

Passata la soglia degli “anta”, a prescindere dai propri fallimenti, è ancora possibile amare ed essere amati? I protagonisti di questa divertente commedia sono Luisa, autrice di racconti per l’infanzia, separata, e Alessandro, padre di tre figlie, proprietario di un ristorante, in attesa di divorzio. S’incontrano e si piacciono. Passano la notte insieme, ma al risveglio l'amara realtà è lì, davanti a loro. Si rivedranno? In un vortice sentimentale di bugie e colpi di scena, una riflessione sulla perenne ricerca dell’amore e della felicità.

dal 21 febbraio all'11 marzo 2018
Il mio nome è Milly
una diva, tra guerre, prìncipi, pop e variété
recital in due tempi di e con Gennaro Cannavacciuolo, pianoforte Dario Pierini, sax-contralto Andrea Tardioli, violoncello Francesco Marquez

Gennaro Cannavacciuolo canta e racconta la vita privata ed artistica di Milly. Le canzoni più emblematiche della cantante-attrice piemontese ne sottolineano i momenti più significativi: il varietà anni ’20, il flirt con il Principe Umberto, l’amore disperato di Cesare Pavese, le note di Parlami d’amore Mariù e l’incontro con Vittorio De Sica, un revival del periodo francese. Poi l’incontro con Strehler, le canzoni di Brecht e un brano de l’Istruttoria di Peter Weiss che Milly interpretò per la prima volta in Italia. E ancora l’incontro con Filippo Crivelli che creerà per lei i “recital” con il repertorio brillante del variété, le opere di Brecht-Weill e i testi di cantautori come Endrigo, Lauzi, De Andrè, Aznavour e Piazzolla.

dal 13 al 25 marzo 2018
Profumo di donna
dal romanzo Il buio e il miele di Giovanni Arpino
diretto e interpretato da Massimo Venturiello, con Irma Ciaramella, Camillo Grassi,Andrea Monno, Claudia Portale, Sara Scotto di Luzio, Franco Silvestri, adattamento Pino Tierno, la voce dei brani cantati è di Tosca

Un capitano in pensione, cieco a causa di un’esplosione accidentale, decide di recarsi a Napoli da un amico anch’egli non vedente. Ad accompagnarlo un giovane soldato in permesso premio. Tra vessazioni e rimproveri, il giovane scorterà il bizzarro capitano, un uomo a tratti irascibile e spigoloso, a volte ironico e autoironico, sempre irresistibile seduttore di donne. A Napoli il capitano, corteggiato da una giovane donna perdutamente innamorata di lui, ne sembra però infastidito. La vera ragione del viaggio e dell’incontro con l’amico giungerà inaspettata e sorprendente solo alla fine...

dal 4 al 22 aprile 2018
Incognito
di Nick Payne
con Giulio Forges Davanzati, regia Andrea Trovato

Protagonista il cervello: meraviglioso organo ancora in gran parte sconosciuto alla scienza, capace di accumulare dati e dare senso alla realtà. In scena tre storie: il caso di Thomas Stoltz Harvey, che eseguì l'autopsia su Albert Einstein e ne rubò il cervello per studiarlo, quello di Henry Molaison al quale, nel 1953, per curare l’epilessia fu rimossa parte del cervello con perdita della memoria a breve termine che lo condannò ad un eterno presente. La terza storia, di fantasia, è ambientata ai giorni nostri. Tre vicende che esplorano la natura dell'identità e come siamo definiti da ciò che ricordiamo.

dal 25 aprile al 6 maggio 2018
Grotesk!
Ridere rende liberi
di Bruno Maccallini e Antonella Ottai, diretto e interpretato da Bruno Maccallini, con la partecipazione del Kabarett-Ensemble di Pino Cangialosi

Grotesk è un personaggio immaginario ispirato ai tanti artisti che resero leggendario il Cabaret berlinese degli anni ’20-30: mago, chansonnier, presentatore, sempre provocatore irriverente, esperto della risata, del paradosso, dello sberleffo satirico. E mentre Berlino sprofonda nel nazismo, con humour inossidabile lui non smette di aggredire il comune buonsenso, affacciandosi sul baratro spalancato dal regime finché non ne è a sua volta inghiottito. Il racconto si alterna a musiche, canzoni, ballate, sketch e monologhi dei più grandi autori e musicisti dell’epoca di Weimar: Grünbaum, Mehring, Tucholsky, Weill, Holländer…


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