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II° Workshop: Teatro e improvvisazione - 02/05/2013

Nel secondo workshop della durata di due ore, il tema principale è stato il teatro, obiettivo del laboratorio non era quello di formare giovani attori, ma di far emergere la creatività insita nell’età dell’adolescenza attraverso la pratica teatrale per favorire una crescita sul piano cognitivo ed emotivo. Grazie all’aspetto ludico ed a esercizi mirati, i ragazzi hanno acquisito degli elementi per gestire al meglio le proprie emozioni, per migliorare la propria comunicazione e acquisire competenze di base in ambito teatrale.
Questa attività ha facilitato:
? la socialità, in quanto l'attività teatrale implica l'accettazione della libertà e del punto di vista dell'altro, la discussione ed il coordinamento delle azioni. Tutto ciò abitua alla vita di gruppo dando spazio a ciascuno nelle diverse funzioni e ruoli);
? l’emotività, in quanto si intrecciano comportamenti carichi di intensa emotività, improvvisi e spontanei nei ragazzi liberi di esprimersi;
? il linguaggio, in quanto la messa in atto di tutte le potenzialità motorie, mimiche, gestuali, sonore, permette al bambino di appropriarsi di molteplici linguaggi e gli garantisce la possibilità di comunicare.
La valenza educativa e pedagogica del teatro è, del resto, ormai riconosciuta e comprovata. L’attività teatrale, esercitata con una metodologia adeguata, risponde ai bisogni più urgenti che i ragazzi si trovano ad affrontare nella complessità della società contemporanea e della sua crisi di certezze e aspettative.
L’animatore ha suggerito dei giochi teatrali, che riguardavano la percezione dello spazio e l’improvvisazione. La prima attività ha visto i ragazzi coinvolti in un gioco dove tutti camminavano nello spazio. Quando il conduttore batteva le mani tutti si immobilizzavano. Chi aveva un'idea la lanciava e gli altri dovevano eseguire senza esitazioni. Poi il conduttore batteva ancora le mani e tutti tornavano immobili, fino a che un altro non lanciava una nuova idea.
Ad esempio uno dei ragazzi ha detto:"Buongiorno ragazzi, oggi interroghiamo..".
Tutti gli altri hanno capito che si trattava di una situazione scolastica e si sono disposti in banchi immaginari inventandosi ognuno il proprio personaggio (il primo della classe, quello che ha mille scuse, quello sempre distratto,..).
Battito di mani. Un altro ha urlato:"al ladro! Mi ha rubato la borsetta!".
Qualcuno ha fatto il ladro, un altro il poliziotto, il passante, il cane, il semaforo,…
La parte fondamentale del gioco è stata che l’animatore ha fatto varie interruzione e i ragazzi sono stati celeri nel cambiare posizione ed idea dimostrando ottima improvvisazione.
L’altra attività proposta è stata mirata a conoscere e controllare le articolazioni del corpo e le sue possibilità di movimento, riconoscendo dall’andatura i vari ostacoli del terreno sul quale si cammina ed invitando i partecipanti a camminare nell’aula liberamente.
Ad un certo punto il conduttore del workshop ha indicato il tipo di suole sul quale i ragazzi dovevano fingere di trovarsi come ad esempio: state camminando su sassi, sabbia, fuoco, ghiaccio…”.
L’animatore, poi ha ceduto il posto ad un membro del gruppo che a turno ha simulato il terreno sul quale stava camminando e il resto del gruppo lo ha imitato comprendendo su quale tipo di terreno si trovava. L’attività, poi, è stato variata sperimentando le varie andature legate, invece, a caratteristiche fisiche (bimbo piccolo, uomo claudicante…), stati d’animo ed ostacoli provocati da oggetti (valigia pesante, carrozzina…).
L’entusiasmo dei ragazzi è stato gratificante ed ha comprovato la forte valenza educativa dell’attività teatrale.